Scalare la Ayers Rock

Ayers Rock
Affascinante e misteriosa, la Ayers Rock è il simbolo dell’Australia più conosciuto e rappresentato nel mondo occidentale. Imponente e carico di significati simbolici, il gigantesco monolite che si erge solitario nella superficie perfettamente pianeggiante del bush, nel mezzo dell’outback australiano, è meta immancabile di qualsiasi viaggio nel continente più lontano dall’Europa. Collocata all’interno del Parco Nazionale di Uluru-Kata Tjuta, la Ayers Rock rappresenta uno dei luoghi sacri cari alla cultura aborigena locale, che vi ha sempre riconosciuto segni magici. Uluru,  nome attribuito alla roccia dalla tribù aborigena Anangu, è per i nativi australiani il segno tangibile della potenza degli spiriti ancestrali che hanno creato il mondo. Una sorta di immenso monumento lasciato a ricordare all’uomo la potenza di forze intangibili.

La sensazione che accoglie il visitatore è esattamente questa: lo stagliarsi improvviso di un rilievo roccioso dai colori rossastri, completamente immerso nella silenziosa pianura australiana.

Visitare Ayers Rock

I percorsi suggeriti al turista prevedono solitamente tre diverse alternative: un percorso di 9 km che segue l’intera base del monolite, un percorso ridotto di 2 km alla scoperta di graffiti aborigeni ed un piccolo percorso di 1 km che conduce i visitatori attraverso alcuni canali scolpiti dal vento nella roccia.

Il modo migliore per comprendere completamente il fascino e la profonda bellezza della Ayers Rock è tuttavia quello di affrontarne la scalata.
Pochi conoscono la scalata alla Ayers Rock, che è ancora oggi oggetto di controversie fra le popolazioni locali, promotrici dell’iniziativa “We don’t climb Uluru”, e i gestori del Parco Nazionale, che hanno deciso di mantenere aperto l’accesso al percorso in limitati periodi della giornata.

La via di ascesa alla sommità della roccia (320 m rispetto al territorio circostante, circa 800 sul livello del mare), che può sembrare poca cosa per scalatori esperti, è in realtà considerato uno dei più pericolosi da affrontare, sia per le caratteristiche climatiche, che per il livello di difficoltà di alcuni tratti del percorso.

La salita, oggi messa in sicurezza attraverso il posizionamento di corde e catene, rappresenta per le popolazioni locali un percorso di purificazione e di introspezione della propria spiritualità. Per questo motivo viene richiesto di affrontarla con profondo rispetto e nel completo silenzio.

Il percorso, di circa due ore con un buon allenamento, costringe al passaggio attraverso alcune gole rocciose per poi condurre, dopo alcuni tratti molti ripidi in cui la roccia erosa dal vento richiede una notevole attenzione, alla parte superiore di Uluru, da cui è possibile ammirare il panorama circostante ed il complesso roccioso di Kata Tjuta, situato a 25 km di distanza e parte del Parco Nazionale. L’apertura del percorso al pubblico comincia alle 5 del mattino e finisce alle 8, orario che consente ai visitatori di ammirare nel corso della scalata il sorgere del sole ed il rifrangersi dei suoi raggi sulle rocce vive della Ayers Rock, per poi godere dello spettacolo indimenticabile dell’alba sull’outback.

Suggerimenti

Consigli fondamentali per affrontare la scalata riguardano l’abbigliamento, per cui si suggeriscono una tipica tenuta da trekking ed una tenuta pesante. La salita è infatti consentita solo nelle prime ore del mattino, momento in cui l’outback australiano è percorso da forti venti freddi, resi ancora più intensi dai mulinelli che si formano fra le gole della Ayers Rock.

Importante anche organizzare la scalata in accordo con le autorità locali e con le guide del Parco Nazionale, in grado di individuare i momenti più adatti per affrontarla e di fornire importanti suggerimenti sul percorso.

Raggiungere Ayers Rock

La Ayers Rock può essere raggiunta in auto, partendo da Alice Springs, che si trova a 450 km. A pochi chilometri dai confini del Parco Nazionale di Uluru-Kata Tjuta sono posizionate numerose strutture ricettive che consentono ai visitatori di trascorrere alcuni giorni immersi nella magia dell’outback e di organizzare le diverse escursioni a disposizione, che includono anche il Cultural Center, memoria storica della cultura e della spiritualità aborigene.

Il Parco può anche essere raggiunto con compagnie aeree private che organizzano voli turistici a partire dalle principali città australiane, grazie alla presenza del Connellan Airport a pochi passi dai confini del Parco.

L’accesso al Parco Nazionale è completamente gratuito per i minori di 16 anni, mentre il costo di accesso per gli adulti è di 25$, che assicurano la possibilità di entrare nel Parco per tre giorni consecutivi e di prendere parte a tutte le escursioni a disposizione senza pagamenti aggiuntivi.

Per avere informazioni dettagliate è sufficiente rivolgersi ad una delle tante agenzie di viaggio locali che si occupano della promozione del territorio o visitare il sito del Dipartimento per l’Ambiente del Governo Australiano.

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