Bali: l’isola degli Dei

Bali: l’isola degli Dei
C’è un motivo per il quale Bali viene chiamata l’isola degli Dei e non riguarda tanto le sue bellezze naturali, senza dubbio di un fascino e di uno splendore che lascia senza parole. Quello che veramente rende speciale quest’isola è l’atmosfera che si respira e l’armonia della vita quotidiana, scandita dal misticismo e dai riti religiosi della gente del luogo, che si integrano spontaneamente nella vita di tutti i giorni. La visita di Bali richiede come minimo una settimana se non dieci giorni, per poter immergersi nell’atmosfera locale e vedere tutte le attrattive: templi, spiagge, coralli, risaie e cascate.

Bali: templi e religione

Anche se i Balinesi sono Indù, l’Induismo di Bali e profondamente diverso da quello indiano. Anticamente l’influenza indiana ha fuso la sua dottrina ed i propri rituali con le credenze già diffuse presso le popolazioni locali, creando una particolare visione dell’Induismo. In ogni villaggio sorgono almeno tre templi ed offerte sono deposte quotidianamente in ogni angolo dell’isola, per rendere omaggio agli spiriti buoni e per placare quelli cattivi.

Mentre si cammina non è raro rischiare di calpestare qualche offerta lasciata a terra agli angoli delle strade, in mezzo ad un incrocio, davanti agli ingressi delle case o sulla spiaggia. Ogni mattina gli abitanti di Bali preparano con cura e devozione omaggi di cibo e fiori da donare alle divinità.

I templi, numerosi e suggestivi, sorgono in tutta Bali. Alcuni sono veramente spettacolari, come per esempio il Pura Tanah Lot, sicuramente il più visitato dell’isola, una tappa turistica obbligatoria.

Anche se ormai è quasi interamente ricostruito l’ubicazione naturale lo rende unico: sorge sulla costa occidentale dell’isola, su una scogliera a picco sul mare. Durante l’alta marea è impossibile raggiungerlo, perché la strada e sommersa dall’acqua. Anche se l’ora migliore per visitarlo e al tramonto, durante la bassa marea, i numerosi turisti ed i venditori locali possono togliere ogni atmosfera mistica al luogo, che invece si ritrova molto bene durante la mattina, quando i visitatori sono pochi e i venditori dormono ancora.

Un altro tempio molto suggestivo che sorge a picco sulla scogliera è il Pura Luhur Ulu Watu, situato a sud dell’isola sulla penisola di Bukit, animato da una colonia di macachi. Le spiagge di fronte al tempio sono anche luoghi ideali per la pratica del surf.

Pura Ulun Danu Watur è uno dei più importanti templi di Bali, da visitare assolutamente. È costruito sulla riva del lago Danu, immerso in una natura e un paesaggio incredibile.

Si trovano molti altri templi a Bali, che valgono la pena di essere visitati, tra cui il Pura Besakih che è il più grande complesso di templi dell’isola e sorge sulle pendici del monte Gangun Agun.

Bali: arte e risaie

Chi visita Bali non può non vedere Ubud, il cuore artistico e culturale dell’isola. Il villaggio sorge a pochi kilometri da Denpasar, in mezzo alle suggestive risaie a terrazza, tipiche dell’isola. Oltre che ammirare i paesaggi naturali dei dintorni, ad Ubud è possibile assistere ad uno spettacolo di danze tradizionali balinesi, come il Kecak, il Legong, o il Barong, visitare i templi della città, come il Pura Taman Saraswati, conosciuto anche come il palazzo dell’acqua, il Pura Marajan Agung e il Palazzo di Ubud e vedere il complesso di templi della Sacred Monkey Forest Sanctuary, una riserva di jungla tropicale che sorge ai margini della città, animata da una colonia di macachi.

A Ubud è anche il luogo di Bali migliore per acquistare l’artigianato Il blackjack e un gioco che si basa in gran parte sulla fortuna pura, quindi non avra molta differenza se giocherete a tavoli da 2 o 3 persone o piu. locale o frequentare un corso di pittura, batik o scultura.

Bali mare: spiagge e coralli

A Bali non mancano spiagge tropicali, dove si trova la barriera corallina. In realtà tutta l’isola è circondata da barriera corallina, ma la parte dove si è conservata meglio è ad Amed, un complesso di villaggi di pescatori sulla costa orientale dell’isola.
Le insenature ricordano un po’ quelle della costa Azzurra, con spiagge corte a ciottoli. Il fondale è ricco di giardini di coralli, ideali per fare immersioni e snorkeling. A Jameluk, a cento metri dalla spiaggia è possibile vedere il relitto di un peschereccio giapponese ricoperto da coralli.

A Tulamben un villaggio a venti minuti a nord di Amed sulla costa orientale, c’è invece il relitto del Liberty, nave da carico Americana, all’incirca a cento metri dalla spiaggia, anch’esso ricoperto da coralli e brulicante di vita e pesci multi colori tropicali.

Il luogo migliore per effettuare immersioni a Bali è l’isola di pulau Menjan, che si trova sulla costa nord occidentale dell’isola. In quest’area protetta, i giardini di corallo si sono mantenuti intatti. Anche la fauna marina è molto ricca: è possibile osservare tartarughe marine, squali di barriera, serpenti di mare e pesci tropicali multi colore.

Sempre sulla costa nord sorge Lovina, un tranquillo villaggio di pescatori, che ancora mantiene alcuni pezzi di barriera corallina ideali per lo snorkeling. Nella parte meridionale dell’isola la barriera è presente, ma le condizioni del mare e le continue onde sono più indicate per la pratica del surf che per le immersioni.

Bali surf: Kuta

Kuta è il luogo dove è nato il surf in Asia. In tutta la parte meridionale dell’isola e nella penisola di Bukit ci sono numerose spiagge dove è possibile fare surf. Questa è anche però la parte dell’isola più costruita e più frequentate dal turismo di massa.

Kuta è la più popolare tra le spiagge per il surf, dove è possibile affittare tavole e moto con rastrelliere porta tavole, per raggiungere le insenature più lontane, a prezzi molto economici. Anche gli alberghi e le sistemazioni per turisti sono a buon mercato.

All’opposto di Kuta, nella costa orientale si trova Sanur, una lunga spiaggia del tutto diversa. Qui, infatti sorgono grandi resort internazionali di lusso, decisamente molto più dispendiosi. La costa è incantevole, ma non è adatta alla pratica del surf. Le onde rompono al largo, vista la presenza della barriera corallina, che ripara la spiaggia, rendendo le acque vicino alla riva, calme e ideali per bagni tranquilli.

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